lunedì 29 settembre 2008

Il trapano di Ned Flanders


Tengo da morire alla mia roba.

Sicuro sono esagerato: figuratevi che ho creato due profili sul mio pc, per me e per la Picciula, e mi irrigidisco quando la Picciula per fare prima usa il mio. Cioè, non ho mica niente da nascondere, figuriamoci poi alla Picciula, però non so, è come se mettesse la testa nella mia borsa dei panni sporchi (va da sé che i miei panni sporchi me li lavo io e io solo).

Comunque, ho deciso che non presterò mai più roba a nessuno. In particolare i miei DVD.

In passato ne ho prestati parecchi. Ben pochi sono stati quelli che sono tornati. Moulin Rouge e Man on the Moon li prestai ad una compagna di facoltà, zero. Una volta che le accennai la cosa, dopo anni, mi disse che non li avevo prestati a lei. Peccato però che io mi segni sempre a chi presto le cose, e quelli li aveva proprio lei.
Il mio amico Orrore ha una marea di roba da più di quattro anni. Ora, Orrore è quasi perdonato, dal momento che comunque continuamo a sentirci, però sto organizzando un blitz a casa sua a riprendermi un po' di roba.
Prestato Nosferatu ad una collega di Picciula. Diavolo, non ci vogliono più di 6 mesi per vedere un film che dura un'ora...

Poi ci sono anche quelli che, sapendo che possiedo anche qualche DivX, mi chiedono: "Mi dai il film tal dei tali?". Io rispondo: "Sì, certo, portami un CD vuoto e provvederò a copiartelo". E non si fanno più sentire. Cioè, vorrebbero che li copiassi su uno dei miei CD vuoti. La gente mica si rende conto, spesso. Ok, sì, un CD vuoto costa una cazzata. Ma moltiplicarlo per tutte le richieste che ho avuto non lo è...

E ora i disclaimer finali. Ho un DivX del mio amico Latì da anni. Mi vergogno come un cane. Ma questo fine settimana glielo riporto, giuro. Ho un CD della mia amica Spuozziche da qualche mese. Oggi lo copio e glielo riporto (ma lei ha una mia intera stagione di Star Trek). Ho gli appunti di Geometria di Clà da, boh, 5 anni. Ma lei è in Svizzera, non è semplice da restituire. Mi ci proverò comunque, giurin giurello.

Ahhh. Mi sento come se avessi confessato un omicidio. Sono esagerato, su queste cose, ve l'avevo detto.

domenica 28 settembre 2008

Erborista in erba, ma de quella bbòna...


La gente spesso non si accorge dei discorsi noiosi che fa, o del non interesse che suscitano. Mi viene in mente ad esempio lo spasimante di alianorah...

Tornando sabato scorso da Asiago, sul treno Padova-Bologna, nel sedile accanto al mio una ragazza con un birignao insopportabile raccontava alla sua dirimpettaia dei suoi studi da erborista.
Il disinteresse della dirimpettaia era massimo ed evidente, ma per cortesia questa si era messa ad ascoltare, e a partecipare, nel limite dello scazzo.
Piccolo stralcio:

Scassamaroni: Perché poi sai, noi ad esempio non possiamo vendere il tè sfuso, ma solo in bustine...
Dirimpettaia: Uau...
Scassamaroni: E pensa la cosa assurda, per legge non possiamo dire ad un cliente "ma se ha un mal di testa prenda un aspirina", perché sarebbe abuso della professione medica...
Dirimpettaia: Uau...
Scassamaroni: Eh sì, io ho scelto di fare l'erborista perché le erbe blablablablabla e insomma non vogliamo ammazzare i clienti blablablablabla...
Dirimpettaia: Uau...

Quando Scassamaroni è scesa, tipo a Rovigo o a Ferrara, Dirimpettaia ha guardato me con gli occhi sbarrati ed ha esalato un "Dio, che gente..." che valeva mille parole.

Mentre Scassamaroni vomitava cazzate io tra me e me pensavo "cosa farei io nei panni di Dirimpettaia?" La risposta più educata che ho trovato era "non mi interessa assolutamente nulla dei suoi studi. E comunque, non andrei mai da un erborista. Molto meglio un farmacista vero. Buona giornata."

sabato 27 settembre 2008

Spritz a catena

Sono tornato.
Alcune considerazioni generali sulla settimana di Scuola Nazionale di Dottorato:

Asiago è un coso.

Chiamarla città, o paese, o cittadina, non corrisponderebbe totalmente alla realtà. Le case, anche quelle del centro, distano tra loro più o meno quanto i ranch del Texas (il posto, non il gioco di carte). L'altopiano è un mondo a parte. Scendi i 10 tornanti e sei nella Padana seria; sali, e sei in Austria. Le casette in stile tirolese cozzano clamorosamente coll'accento veneto, creando un mix vagamente surreale: talvolta mi veniva da tirar fuori il mio inesistente tedesco, tentando di pagare uno Spritz (che Dio lo benedica e lo abbia in gloria) con "zwei Euro". Quando poi ti rispondono con la "erre-patata-in-bocca" alla Federica Pellegrini, l'effetto di straniamento si rafforza a dismisura.

In Asiago non c'è molto da fare. E non è neanche un problema di Asiago, ma è una cosa piuttosto normale per un posto di questa grandezza. Su sei serate, due le abbiamo passate al bowling, due in due diversi bar/pub, due addirittura in albergo a giocare a carte, in particolare alla versione cosiddetta "bastarda" di Uno, che consiste in sostanza allo stravolgere tutti i turni e a prendersi a mazzate ad ogni carta "+4" scagliata sul tavolo. Niente a che vedere con la flemma, ad esempio, del Texas (il gioco di carte, non il posto).
Il bowling è stato piuttosto gettonato, finché non siamo praticamente riusciti a farci cacciare al grido di "tornatevene giù al paese vostro". Mancava solo la parola "terroni", ma si sentiva tutta.
Il bar di Gessica (nome di fantasia) si è rivelato interessante. Specie quando la cameriera ha iniziato a bere con noi e a raccontarci in dettaglio della volta che fu sorpresa dal babbo in intimità in auto col moroso. La sua descrizione del "mio culo nudo appiccicato al finestrino" mi perseguiterà sino alla morte, ne sono certo.

La Scuola ha anche vissuto momenti di terrore, in particolare quando ad una lezione particolarmente soporifera abbiamo fatto filone in massa per andare a comprare del meraviglioso Asiago stagionato in un caseificio artigianale. Mega-cazziatone dell'organizzatore, per la figura di merda rimediata con lo speaker straniero. Voglio vedere quanto sarebbe stato meglio se fossimo stati tutti presenti, sbadigliando a catena o giocando a Mahjong sul portatile.

E comunque, nonostante tutto: uno spettacolo.

giovedì 25 settembre 2008

Il monte Fumaiolo, parte ottava



Una sequenza di foto in cui uno sconosciuto golfista si fa aggiustare il collo da un ancor più sconosciuto medico.

Uau. Sembra che lo strozzi! Invece no. Ma pensa te. Che strano il mondo. Ohhh.

mercoledì 24 settembre 2008

Vittime del freddo


Ok, la wireless non c'è. Cioè, c'è ma non è messa a disposizione dalla Scuola. Credo che la sto sniffando a qualche privato. Che, ovviamente, non si prende in sala seminari, ma solo all'aperto.

Ad Asiago.

All'aperto.

3°C ieri sera.

In realtà non sono il solo: ci sono astronomi col portatile sparsi per tutta la piazzetta, a digitare forsennati sulla tastiera. E a congelarsi. Già sta mietendo vittime questa scuola. Schiene, sinusiti, raffreddori. Mancano solo i principi di congelamento.

Sono le 9.03, le lezioni cominciano alle 9. Per oggi vi saluto.

martedì 23 settembre 2008

Alla ricerca di Nemo, seconda puntata

Avevo detto che avrei mandato la seconda puntata della rubrica Alla ricerca di Nemo fra un paio di mesi, ma visto che voi internauti mi avete riempito di perle, approfitto della mia assenza per mandarla in registrata (visto che ho scritto questo post circa una settimana fa):

  • clerici mentre fa sesso nuda: eh già, una delle pornostar classiche italiane, insieme a Cicciolina, Moana Pozzi e Selen, ci mettiamo pure la Clerici...
  • chi vuole calma e sangue: lo chiedi a me? Non so, magari Dracula...
  • la spazzatura non c'e' più: bubù!
  • eo calma eh: hai litigato con Google? Occhio che mena!
  • forma morbosa s03: prego?
  • sognare paradigma: di solito mi capita quando mangio la peperonata...
  • Serena Grandi: che cosce!: ti aspetti che Google si ecciti insieme a te?
  • fenomini paranormali: il primo sei te, che non sai neanche scrivere...
  • come stare senza pensieri: non saprei, una lobotomia?
  • un castello con 44 cani: erano 40 i cani. Ma magari hanno figliato tra loro...
  • abiti di bambini di batman: ma Batman aveva figli?
  • cestino pc differenziato: già, per salvaguardare l'ambiente del computer. Un cestino per i documenti, uno per i video, uno per le immagini. Salva la natura insieme a me!

domenica 21 settembre 2008

Non ci sarà solo formaggio, spero



Altra - forse - piccola pausa per There's no life before coffee. Spinoza se ne va una settimana ad Asiago, causa scuola di dottorato, quindi ho già preparato qualche show tappabuchi (un Alla ricerca di Nemo, magari uno Spin-off) che manderò in onda in differita, ma probabilmente non avrò modo di interagire direttamente con voi.

Non sentitevi soli però, tornerò presto!

sabato 20 settembre 2008

Il giorno del giudizio critico


Per incontrarmi col mio amico ed ex-coinquilino Orrore, vista la nostra passione comune per la settima arte, ogni tanto ci sentiamo per andare al cinema.

L'altro giorno il discorso via Skype era più o meno questo:

Orrore: ciao Frodo! Andiamo al cinema a vedere qualcosa giovedì?
Spinoza: ciao Orrore! Va bene dai, andiamo a vedere Pupi Avati?
Orrore: ma stai scherzando? No, no. Piuttosto, andiamo a vedere il film di Pappi Corsicato.
Spinoza: ma sei fuori? E chi diavolo è? "Pappi", non si capisce manco se è un uomo o una donna...
Orrore: perché "Pupi" si capisce?
Spinoza: vabbè dài, ora guardo su Cinematografo.it e vedo cosa danno.
...
Spinoza: guarda, c'è o Kung Fu Panda...
Orrore: ...no, no, per carità...
Spinoza: ... o Hancock...
Orrore: nooo, non me ne tiene...
Spinoza: il resto, cacate... mah, c'è questo Doomdsay, unico spettacolo 22.50, film apocalittico.
Orrore: e va bbuono, jà.

Giovedì sera andiamo a vedere Doomsday - Il giorno del giudizio di Neil Marshall.

Tremendo.

È un incredibile miscuglio di film diversi, attaccati assieme con lo sputo, e di una tamarraggine senza confini.
  • inizia come 28 giorni dopo: un virus letale scoppia in Scozia, decima la popolazione, cosicchè la Scozia viene isolata mediante un muro tipo quello tra il Messico e gli Stati Uniti;
  • continua come 1997 fuga da New York: dopo 30 anni una soldatessa truzza con un occhio di vetro viene ingaggiata per entrare in Scozia e cercare un dottore che - forse - ha una cura;
  • prosegue come Mad Max oltre la sfera del tuono: la Scozia è piena di individui immuni che sono regrediti al medioevo, corrono su automobili truccate da baraccone e staccano teste per poi cucinarle.
  • continua ancora come Il gladiatore: la soldatessa truzza viene resa schiava e combatte nell'arena contro un colosso ricoperto d'armatura;
  • finisce come xXx, con un mega inseguimento pieno di piroette e di azioni sboronissime che la soldatessa truzza esegue con inspiegata nonchalance.
Il tutto condito di parentesi realmente imbarazzanti: il capo degli scozzesi, pettinato come un mohicano, che presenta su un palco illuminato da luci elettriche (ma l'energia non era stata interrotta 30 anni prima? Mah) due spogliarelliste e 4 ciccioni che ballano il can can, il tutto dimenandosi come un tarantolato e perfino gettandosi sulla folla come un qualsiasi rocker da strapazzo; sempre lo stesso capo degli scozzesi che guida la sua tamarro-mobile con al fianco il cadavere mutilato della morosa, decapitata durante la fuga dalla soldatessa truzza, e si incazza quando una freccia scagliata da uno dei "buoni" la trafigge alla testa che, ripeto, era già staccata dal corpo per conto suo.

Eravamo in 4 in sala, compresi Orrore e me. Il film è stato su per circa 2 giorni. Un solo spettacolo al giorno. In tutta la permanenza a Bologna, Doomsday ha guadagnato una sessantina di euro.

Ora capisco perché.

venerdì 19 settembre 2008

L'arcobaleno e il giornalista



Dovrei quasi creare una rubrica sugli strafalcioni dei giornali. Ma direi che le tag quarto potere e l'ira di Hulk possono bastare.

Secondo la Repubblica, un'astronoma inglese ha osservato e fotografato un cosiddetto "arcobaleno capovolto".

Fin qui nulla di strano. Gli archi zenitali, o i pareli, o tutti questi strani giochi di luce, sono inusuali ma non certo sconosciuti. Io stesso, una quindicina d'anni fa, ne filmai uno - completo, 360 gradi, bellissimo - in Trentino. E non andai certo a dirlo ai giornali. Ma vabbè, andiamo avanti.

Secondo la Repubblica, in maniera del tutto arbitraria - oltre che sballata - tali fenomeni sono conseguenza dei mutamenti climatici:

L'arcobaleno invertito [...] si può osservare, ma sempre in zone molto più fredde. [...] La colpa è nelle mutate condizioni climatiche, soprattutto a livello di temperature, ed è tutt'altro che improbabile che si possa verificare di nuovo.


Ora, anche un completo analfabeta scientifico riesce a ravvisare la contraddizione presente nell'articolo:
  • se l'arcobaleno invertito, di solito, si osserva nelle zone fredde, allora vuol dire che in Inghilterra ora c'è più freddo di quel che c'è di solito;
  • ma i mutamenti climatici, così come ce li stanno vendendo i giornali da anni, vanno nell'altra direzione! Il riscaldamento globale, l'effetto serra...
Morale della favola: l'effetto serra non c'entra una mazza, gli arcobaleni esistono ed esisteranno sempre, alcuni sono semplicemente più rari di altri.
Mi aspetto un articolo prossimo venturo:

Uomo morso da un cane
L'esperto: gli animali impazziscono per l'effetto serra

giovedì 18 settembre 2008

Affari infernali



L'altro giorno ho visto The killer, film hongkonghese di John Woo del 1989.

Non riesco a capire come mai il Mereghetti dia 4 stelle su 4 - e il Morandini 4 stelle su 5 - a una tale pomposità iperomistica, piena zeppa di morti ammazzati (credo che il body count veleggi ampiamente sopra i 100). I protagonisti vengono assaliti da decine di deficienti armati che piombano nel bel mezzo del fuoco facendosi puntualmente crivellare di colpi; incassano proiettili alle spalle, alle braccia, perfino allo stomaco, senza battere - quasi - ciglio; non rimangono mai senza proiettili, i loro caricatori hanno sempre almeno una trentina di proiettili; declamano frasi da filodrammatica tipo:

- Vorrei avere un amico come te.
- Lo avrai... nella prossima vita.

- Sembra determinato... senza essere spietato. C'è qualcosa di eroico in lui. Non sembra un killer. È così calmo... agisce come in sogno... i suoi occhi sono pieni di passione.

- Ero convinto che quelli che uccidevo meritassero di morire. Ora credo che chiunque abbia il diritto di vivere.


E soprattutto, mi fa incazzare che un vero capolavoro del cinema di Hong Kong, Infernal affairs di Andrew Lau, abbia preso solo 2.5 da Morandini e sia addirittura ignorato dal Mereghetti.

Da una parte complessità psicologiche (il mafioso infiltrato nella polizia che rinnega le sue origini malavitose e dà la caccia al mafioso, che in realtà è un poliziotto infiltrato nella malavita); scene ribaltate da un semplice movimento della mano; virtuosismi registici (la scena dell'inseguimento elettronico). Dall'altra due malati di testosterone che sparano a tutto quello che vedono.
Morale della favola? Lau è rimasto semi-sconosciuto; Woo è finito dritto a Hollywood. La meritocrazia latita, non solo in Italia.

mercoledì 17 settembre 2008

Era rimasto l'unico che leggessi



Mi spiega perché, caro dottor Sergio Romano,

chiedere a un ragazzo di togliere il casco quando entra in un pubblico locale è una comprensibile misura di sicurezza. Chiedere a una donna musulmana di scoprire il volto, se non in particolari circostanze d'ordine pubblico, mi sembra una sgradevole manifestazione d'intolleranza.

Che differenza c'è? Perché il casco no e il velo sì? Come mai in Italia si fanno sempre due pesi e due misure?

Che noia. Da lei non me l'aspettavo, caro dottor Sergio Romano.

martedì 16 settembre 2008

Il genio



Ieri ho usato per ben due volte, con due persone diverse, la frase

Great minds think alike


riferendomi al fatto che avevamo avuto la stessa idea.
...
...
...
O sono circondato da geni, o mi sopravvaluto tantissimo.

lunedì 15 settembre 2008

The autumn winds blow chilly and cold...



Se mi chiedono qual è la mia stagione preferita, di solito non so rispondere. Ognuna ha qualcosa di bello e qualcosa di brutto: non di rado, sono la stessa cosa.

L'autunno mi piace molto: sa di brioche, e di pioggia dietro i vetri.

Quel che non sopporto però è l'accorciarsi delle giornate. So che è colpa della geometria, dell'asse terrestre che pian piano si ritrova inclinato "dall'altra parte", ma in cuor mio mi sembra solo una congiura.

La notte non mi piace, specie in città. Ha quel sentore di "Milano da bere", di luci non necessarie, di frenesia.

Diciamo pure che l'autunno mi piace dalle 8 alle 17, più o meno. Peccato che, proprio in quegli orari, ci sia pure il lavoro.

domenica 14 settembre 2008

Anche se, ripensandoci...



A New York i fanatici ebraici chiedono la rimozione delle piste ciclabili perché le cicliste che vi passano sono troppo sexy.

È assurdo. È come radere al suolo Bergamo solo perché vi è nato Calderoli.

sabato 13 settembre 2008

Saprà che pesci pigliare?

 


Voci insistenti davano Renzo Bossi, figlio di Umberto, come suo successore alla guida del partito: mi pare normale, no, un po' come in Corea del Nord, col figliolo che succede al babbo.

Umberto fa il simpatico, e a chi gli chiede "allora il giovane Renzo sarà il suo delfino?", risponde con affabilità: "più che un delfino, per ora è una trota".

Mah. Visti gli sconfortanti risultati scolastici, e visto il suo inquietante volto, più che delfino o trota, a me sembra una cernia.

venerdì 12 settembre 2008

Alla ricerca di Nemo


Battezzo oggi una nuova rubrica, che ho visto in parecchi blog e mi sembra un'idea divertente.
La rubrica è la classica disamina delle chiavi di ricerca più strane che hanno condotto gli anonimi internauti qui: ho deciso di intitolarla Alla ricerca di Nemo.

A differenza delle altre rubriche (Spin-off, Il monte Fumaiolo e l'ormai defunto Il salto dello squalo), cercherò di tenere questa rubrica il più regolarmente possibile, diciamo una volta ogni paio di mesi.

Ecco alcune di quelle raccolte finora:

  • sfiga nascere in abruzzo: mah, a parte l'accento e Ottaviano del Turco come Presidente, non mi risultano sfighe particolari...
  • piscina con cane bologna: se cerchi una casa in particolare in questa maniera, auguri. Magari prova con Google Maps...
  • cosa vuol dire lo stato "Assente" su skype?: dal DeMauro-Paravia-Spinoza: Assente: nun ce stoooo!
  • domodossola attori porno: piena di studios che fanno film porno, Domodossola. La chiamano "Domodollywood".
  • "cnr di milano" gay -riccardo: cioè stai cercando tutti i gay al cnr di milano che NON si chiamano riccardo? E credi ci sia un sito che li elenca tutti?
  • etere per dormire: di solito i medici consigliano il Valium, ma fa' un po' te...
  • ci vuole sangue fredd: lo dic sempr anch io.
  • hammamet gay life: me l'immagino Craxi cantare YMCA a squarciagola. Brrr.
  • io non so parlare: ottimo. Purtroppo però sai scrivere.
  • 25 cm di troppo: 25 cm non sono MAI di troppo.
  • errori porno: un bloopers dei film porno? Sai che non è male come idea? "Al minuto 51 il protagonista, mentre monta la protagonista da dietro, le tiene una mano sulla chiappa destra, che diventa la sinistra al cambio dell'inquadratura".
  • travestimenti star trek bologna: sì, sì. Si incomincia vestendosi da klingon, e poi chissà mai che si passa al frustino e al completino di latex...
  • incomincia: eh, già. Ma cosa?
  • chiesa porno: non saprei, ma se vuoi ti cerco qualche prete pedofilo...

giovedì 11 settembre 2008

Catastrofi a casaccio


Ieri, uno dei giornali gratuiti di Bologna, chiamato fantasiosamente Il Bologna, ha pubblicato un pezzo di tal Guido Barlozzetti, sedicente "conduttore televisivo" (ma chi l'ha mai visto? Le televendite non valgono per definirsi tale), che vomita una quantità tale di cazzate che probabilmente in un articolo solo, tutte insieme, non ci sono mai state.

Vi prego, cliccate sull'immagine qui sopra e leggete, ne vale veramente la pena.

Il tema, ovviamente, è il maledetto buco nero che gli ignoranti pensano si formerà al CERN, all'attivazione dell'acceleratore di particelle LHC.
Niente di male nel pensare che si formi il buco nero: voglio dire, io non so niente di economia, quindi magari quando ne parlo dico una marea tale di cazzate che un eventuale interlocutore economista si spataccherebbe dalle risate. Quindi, se non sai nulla di fisica, il dubbio ti può venire. Quando però un fisico ti viene a dire "guarda che, ogni giorno, nell'atmosfera terrestre si generano collisioni molto più energetiche di quelle che faremo noi; se non si creano buchi neri là, a maggior ragione non se ne creeranno al CERN", allora il non fisico si dovrebbe tranquillizzare e continuare la sua vita.

E poi c'è Barlozzetti. Uno pseudo-conduttore TV, pseudo-giornalista scientifico che si finge entrambi e straparla di cose di cui evidentemente non sa.

La cosa più bella è quando elenca in ordine confuso e sparso i mali della scienza:

cicloni tropicali, orsi allo sbando sulla (fu)banchisa polare, terremoti, tsunami [...], ogm, genoma, nanotecnologie [...], particelle mignon (!)

Che cazzo è una particella mignon? Un dolcetto da pasticceria? "Mi dà una confezione di particelle mignon, e anche du' babbà al rum che ci stanno sempre bene".

Mi viene in mente la recensione che il dizionario dei film Morandini fa di Joan Lui, un vecchio film di Celentano:

In un mondo devastato dalla violenza, dalla droga, dall'ateismo, dall'aborto, dalle automobili, dal terrorismo – mescolati proprio così, a casaccio

Dovrebbe essere sconfortante, ma non riesco a smettere di ridere.

mercoledì 10 settembre 2008

Real life spin-off


Ispirato da Satana o chi per lui, quest'oggi per la rubrica Spin-off ho deciso di trattare una persona vera. Voglio dire, uno dei partecipanti non è famoso - non ancora, a meno che il Guinness dei primati non apra la sezione "persona con più culo della storia nel gioco del Bang!".

Alla vostra sinistra c'è Negroparty, gentile ospite del Bang! Summer Meeting 2008. Al centro c'è il suo spin-off Zachary Quinto, più famoso come il cattivone Sylar del serial Heroes e prossimo giovane Spock nell'undicesimo film di Star Trek.

La somiglianza rende più dal vivo, sul serio. Non che abbia mai incontrato Zachary Quinto dal vivo, a dire il vero.

A destra ho aggiunto all'ultimo momento Ben Stiller, dal momento che lo stesso Negroparty mi confessa che parecchie persone gli dicono che gli assomiglia (secondo me no).

Voi che ne pensate?

lunedì 8 settembre 2008

La mia religione me lo vieta


I miei sentimenti per i francesi probabilmente li conoscete. O, se non li conoscete, dopo questo preambolo credo che li immaginiate.

Una sola cosa invidiavo ai francesi: la loro strenua difesa, con le unghie e con i denti, della laicità dello Stato. Ormai non c'è più neanche quella.

Dopo la concessione fatta alle islamiche di portare il velo all'università, c'è una notizia ben più grave che mina alla base la laicità, sulla base tra l'altro di un assunto completamente sbagliato.

L'indimenticabile Corriere ci riporta che in Francia un giudice ha rinviato di un mese un processo contro un musulmano, perché siamo in periodo di ramadan e quindi il digiuno debiliterebbe l'imputato al punto di non permettergli di difendersi al meglio delle proprie possibilità.

Il che è un assurdo da almeno due punti di vista. Primo, perché un tribunale non può essere paralizzato dalle scelte personali di un imputato. Scegli di non mangiare? Cazzi tuoi. In tribunale ci vieni lo stesso, però. Sennò mi invento una religione i cui precetti mi dicono che non posso mettere piede in tribunale, e sto a posto per tutta la vita.

Secondo, ancora peggiore, è che i musulmani durante il ramadan non digiunano! Digiunano tra l'alba e il tramonto, che è una cosa completamente diversa. Anzi, dopo il tramonto fanno un cenone spettacolare, l'iftar, per ringraziare Allah e blablablabla.

Che dire? L'imputato ci ha provato e il giudice ci è cascato come un pollo. Però ragazzi, che palle questo politically correct.

sabato 6 settembre 2008

Conflitto di interessi in salsa kindergarten


Non so se avete presente la pubblicità del formaggino Mio.

In pratica c'è un giardino d'infanzia, dove i bimbi giocano corrono ridono a volontà. Una mamma, con lo sguardo corrucciato e preoccupato, si rivolge ad una "nutrizionista" che indossa un cartellino con scritto "Mio":

Mamma: Sa, mio figlio beve il suo latte tutte le mattine, ma mi sembra che non abbia abbastanza calcio...
...
..
.
Deficiente, cosa credi che ti risponda una nutrizionista col cartellino del formaggino Mio? Di mangiare del formaggio di malga? Di leccare le stalattiti delle Grotte di Frasassi?
E poi, come fai ad accorgerti che non ha abbastanza calcio? Dai puntini bianchi sulle unghie? Quella cacata è vecchia come il mondo, le unghie non sono fatte di calcio. Dal fatto che si spezza ossa in continuazione? Se non sei capace di impedire che tuo figlio salti dal secondo piano inseguendo farfalle, non dare la colpa alla carenza di calcio.

Nutrizionista/marchettara: Allora, signora, dia al suo bambino del formaggino Mio.

MA DDAI?

Nutrizionista/marchettara: E' pieno di calcio e di tutti i nutrienti di cui i bimbi hanno bisogno.

Vigliacca, non è vero. Lo sai meglio di me che il calcio nei latticini non si assimila. Maledetta marchettara.

Poi il colpo di grazia, rivolgendosi direttamente ai bambini:

Nutrizionista/marchettara: E poi è buoooooooono!!!

Urla di giubilo tra i bimbi. La mamma è intrappolata. Stronza, te la sei cercata.

venerdì 5 settembre 2008

Spin-off, crossover


Era da un po' che ci rimuginavo, e l'ultimo spot Vodafone mi ha convinto.

Per la rubrica Spin-off, un posto d'onore per Ilary Blasi in Totti e il suo meraviglioso Spin-off, il Joker di Jack Nicholson.

Chissà se la Blasi ha mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio...

giovedì 4 settembre 2008

Variando l'ordine degli addendi



Ogni tanto mi accorgo che a scuola ho imparato a memoria un mucchio di roba, senza realmente capirla. A scioglilingua.

Alzi la mano chi di voi sa dove diavolo erano le Forche Caudine, o le Termopili, senza andare a guardare su Wikipedia.

E anche oggi che ho imparato un po' più di storia e geografia, ogni volta che sento nominare "Abkhazia e Ossezia del sud", subito dopo "Abkhazia..." mi viene in mente, sempre, "... e Lorena". Nel libro di storia Germania e Francia se le saranno scambiate una cinquantina di volte, l'Alsazia e la Lorena, al punto che talvolta mi chiedo che diavolo di lingua parlino lì. In Alsazia e Lorena, sempre insieme, sempre Alsazia e Lorena, mai Lorena e Alsazia. Roba che i trattati di pace tra Francia e Germania, secondo me, vertevano maggiormente sull'ordine dei due territori che non su tutto il resto:

"Noi, popolo tella Cermania, cediamo alla Francia i territori di Lorena e Alsazia..."
"No, no, no, monsieur le Géneral. Noi vogliamo Alsazia e Lorena. Non sci accontenteremo di Lorena e Alsazia."

E va poi a finire che mi si confonde Alsazia con Abkhazia. Non esattamente la stessa cosa, direi.

mercoledì 3 settembre 2008

Te lo caccio in gola quel dannato telefonino


Hit parade delle pubblicità delle suonerie per cellulari più inutili ed irritanti.

  • al terzo posto: come mi ha ricordato Stefano Gallagher in un commento di qualche post fa, c'è "io sono Virgola, sono un gattino, sono la stella del telefonino...", musichetta orecchiabilmente demente, ma stranamente poca concessione al bambinismo-tenerismo-cucciolismo: c'è ovviamente il cucciolo di gatto, ma la voce è fastidiosa, è stridulo-elettronica e si capisce che è una voce da adulto velocizzata e resa bimbesca. Comunque è facile essere la stella del telefonino, se ci sei solo te. O forse è un invito alla competizione? E giù a scaricare altri fottuti micini per vedere chi è più stella del telefonino...
  • al secondo posto: la terribile "ti è arrivato un messaggio... ... ... ciao." Voce cucciola e gattino, manca solo dello zucchero che piova dal cielo. Non capisco perché non dica prima "ciao" e poi "ti è arrivato un messaggio", ma tant'è. In un mondo alla rovescia, una frase alla rovescia ci sta pure. Sentire una cosa del genere provenire dal mio telefono mi toglierebbe tutta la curiosità di leggere quel messaggio. Ma si sa, la curiosità uccise il gatto: e allora mi sa tanto che la curiosità mi tornerebbe all'istante...
  • al primo posto, vincitore incontrastato: sull'aria di "Vespa Special" c'è il cagnolino che canta "su dai rispondi al cellu....(inspiro)lare c'è qualcu....(inspiro)no che ti chiama...". La combinazione bambinista-tenerista-cucciolista è al suo massimo storico: cagnolino taaaaanto teeeeenero, voce da bimbo trooooooppo dooooolce, talmente piccolo il bambino che non sa neanche quando prendere il respiro. Un dannato logopedista, no?
Probabilmente il fenomeno degli animali abbandonati in autostrada quest'anno è in aumento. Voglio dire, perfino a me verrebbe voglia di buttare fuori a calci il cane, terrorizzato che da un momento all'altro potrebbe guardarmi con quegli occhioni umani e mettersi a cantare "su dai rispondi al cellu(inspiro)laaaareee....."

martedì 2 settembre 2008

Assalto alla diligenza


Poi uno si chiede come mai detesto il calcio:

Ultrà del Napoli padroni del treno
Ferrovie: "Danni per 500.000 euro"

Dove stanno i poliziotti coi manganelli, quando servono? Botte forti, in testa, non abbiate paura di fargli male, tanto in testa il cervello mica ce l'hanno.

Poi uno si chiede quale messaggio arriva alla persona normale (sì normale, perché sti qua sono dei subnormali). Il messaggio che arriva è semplicemente che allo Stato non importa una mazza di te, che preferisce far viaggiare - senza biglietto - 1500 incivili barbari che distruggono completamente un treno, piuttosto che far viaggiare 300 lavoratori, tranquilli e civili.
Basta essere tanti e fare casino, che l'avrai sempre vinta.

Cinque ne hanno fermati (su 1500), che oggi sono di nuovo liberi. E quell'imbecille del questore di Napoli che dice? "I passeggeri sono scesi per libera scelta". Certo, vediamo un po', che faccio, resto sul treno che 1500 persone stanno devastando oppure scendo così magari mi salvo la vita?

(Nel mio piccolo, quando ancora viaggiavo in treno, mi ricordo una volta alla stazione di Jesi una scena simile da parte dei tifosi della Sambenedettese. Io, ovviamente, non mi sono mosso dal mio posto, ma alcuni sul mio treno sono scesi, per paura.)

Bello poi che alla fine dell'articolo il giornalista dice:
nell'intervallo della partita, un tifoso napoletano è stato accoltellato ad una gamba, per fortuna non gravemente.

Per fortuna?!?!

lunedì 1 settembre 2008

Panico


Talvolta basta poco per credere di aver visto un UFO, o un fantasma, o che il proprio ufficio sia posseduto. Poi però c'è sempre una spiegazione logica per tutto.

Una volta ho creduto di aver visto un UFO. Avrò avuto 12 anni, stavo facendo colazione prima di andare a scuola, e sulla mia sinistra, fuori dalla finestra ho visto un oggetto a forma di disco, luminoso, giallastro.

Panico.

Dopo qualche minuto - minuto! - mi sono reso conto che era il riflesso del lampadario della cucina sul vetro della finestra. Sono poi diventato luminoso io, ma rosso, di vergogna.

Che il mio ufficio sia posseduto, invece, è in dubbio da mesi. Circa un anno fa, la ragazza che era nella scrivania a fianco a me sosteneva di ricevere messaggi satanici dalle casse del computer.
Dopo qualche tempo, anch'io sentii una voce provenire dalle casse del mio pc. Fui però abbastanza sicuro che non fossero messaggi satanici, soprattutto per via del contenuto: "e una madonna che pezzo di figa!"
Il risultato di un camionista sovreccitato e del casuale sovrapporsi di frequenze tra quelle del suo baracchino e quelle del mio pc.

Quest'oggi, un suono misterioso, come di bolle di sapone che scoppiano. Ero abbastanza sicuro che provenissero dal computer dietro di me, quest'oggi vuoto, ma spesso operato da remoto, quindi non me ne sono preoccupato più di tanto.
Il suono però non sembrava provenire da dietro di me, così chiedo conferma all'unica altra persona presente nel mio ufficio:
Spinoza: Sibilla, ma sto suono di bolle di sapone viene dal computer di Michele?
Sibilla: ma, in realtà mi sembra che venga dalla tua zona!
Spinoza: dici che è il mio computer? Strano, non riconosco questo suono. Mah, ora vedo.


Mi metto a guardare tutti i suoni di sistema del mio pc fisso: niente di niente.
Di nuovo queste bolle, provenienti però dal mio portatile. Mi metto a guardare i suoni di sistema del portatile: ancora niente.

Panico.

Poi l'illuminazione! Il nuovo suono degli sms del cellulare, che Picciula mi ha cambiato qualche giorno fa. E il bello è che già c'ero cascato una volta: quella volta credevo fosse il salvaschermo del pc...

È proprio vero, come diceva Arthur Clarke, che "qualsiasi tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia". Peccato che lui si riferisse ai popoli primitivi, non a me.

Che io sia un primitivo?

Panico.